L’autocompostaggio, definito dalla normativa nazionale come “il compostaggio degli scarti organici dei propri rifiuti urbani, effettuato da utenze domestiche e non domestiche, ai fini dell'utilizzo in sito del materiale prodotto”, consiste nell'effettuazione da parte delle utenze della trasformazione degli avanzi di cucina, degli scarti dell'orto e del giardino in un ammendante organico (compost), mediante un processo naturale di biossidazione (compostaggio).
La trasformazione può avvenire con l’ausilio di un contenitore appositamente concepito, denominato “compostiera”, o con modalità “fai da te”.
Smaltimento con Biocompostatore / Compostaggio
Al fine di verificare il buon andamento della pratica dell’autocompostaggio, il Comune e/o il Consorzio di Area Vasta CISA, predispongono controlli a campione presso il domicilio degli iscritti all’Albo dei Compostatori ovvero nel luogo dove i medesimi hanno dichiarato di praticare il compostaggio. Entro un anno dall’iscrizione all’Albo Compostatori tutte le utenze devono essere sottoposte a verifica e controllo.
Regolamento per la gestione dell'abo comunale dei compostatori